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Meloniski Da Villacidro

mel - Copia

Il pittore Meloniski nasce a Villacidro nel 1943.
Completamente autodidatta, l’artista sardo si trasferisce nel 1969 a Parigi, poi a Milano. Viaggia in tutta Europa e visita i Musei più importanti per studiare i classici e gli avanguardisti.

Attualmente vive e lavora nel lodigiano dove Meloniski si dedica prevalentemente alla scultura in marmo, bronzo, legno, parallelamente alla pittura e alla ceramica.

Non si può separare il Meloniski artista dal Meloniski artigiano. L’artista fa fermentare il suo immaginario, polarizzandone la sua integrale simbolicità; ugualmente l’artigiano controlla gli elementi primigeni, insiti nella materia.
Vicino alle pulsioni organiche, agli istinti della tattilità, Meloniski ha sviluppato le tre tracce della sua ricerca: la scultura, la ceramica e la pittura.
La sua scultura è stata la conoscenza della pietra, del legno e del metallo (i tre elementi della terra); la sua ceramica ha esercitato il senso plastico sulla materia molle e trasmutativa (acqua e fuoco); la sua pittura, infine, ha comportato l’elaborazione di una tecnica mista tutta poggiante sulla espressività del colore (aria).

Dal 1991 Meloniski ha sentito il bisogno di prendersi una pausa dalla scultura; materiali più leggeri, possibilità di gioco e di invenzioni. La materia l’ha portato a usare morbidi supporti di carta a mano. Ecco l’acrilico, la tempera, le chine. Ma il sensorio continua con sabbia, frammenti di stoffe, porporine, polveri d’oro sintetico. È la festa di una materia liberata, sciolta dalle coazioni d’impiego. Siamo di fronte a un ben distillato “patchwork” sensorio. È questa la condizione affinché il concetto percettivo possa esprimere il fattore emozionale. La magia del mito.

quadri di Meloniski da Villacidro evocano atmosfere sognanti, in cui la realtà si trasfigura in uno scenario da fiaba surrealista: i personaggi fluttuano nel cielo suonando i loro strumenti, i pesci solcano le città addormentate, gli aquiloni si librano fra le stelle.